Il mio harem - Parte 3

Incesto

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    Zia Bice era ormai la mia amante, un’amante calda e sempre disponibile, pronta a soddisfare ogni mio desiderio sessuale, e in più c’era quel pizzico di perversione dovuto al grado di parentela che certo non guastava. Anzi rendeva più eccitante quel rapporto trasgressivo. Andavo a casa sua tre o anche quattro volte alla settimana, però lei continuava a frequentare la mia casa anche per non destare sospetti. Quando era da me cercavamo entrambi di comportarci normalmente come in passato, anche se a volte mi capitava di non resistere alla tentazione e le mettevo le mani addosso quando non eravamo visti. Un paio di volte capitò, in favorevoli occasioni, di avere dei rapidi rapporti sessuali: una volta consumammo all’impiedi una sveltina e un’altra me lo prese in bocca e mi fece un pompino. Le cose andavano per il meglio, ma poi accadde qualcosa che cambiò ulteriormente la mia vita. Nel pieno della notte mi svegliai con una piacevole sensazione, avvertivo il calore di un corpo e una mano che armeggiava sul mio sesso. Nel buio della stanza mi resi conto che non mi sbagliavo, c’era una donna nel mio letto. Sulle prime, ancora mezzo addormentato, pensai che non so come ci fosse la zia nel mio letto, ma immediatamente dopo mi resi conto che si trattava di qualcun'altra: mia figlia! Dopo qualche istante di incredulità chiesi sottovoce
    “Carolina, ma che stai facendo?”.
    Lei, che ormai si era impadronita del mio cazzo inevitabilmente duro cingendolo nella mano, si strinse ancora di più e sussurrò “lasciami fare, lo so che ne hai bisogno”, e incollò le sue labbra alle mie. Non ebbi la forza né la volontà di respingerla, e lasciai che continuasse a segarmi. Spinse avanti la lingua infilandomela in bocca, e ormai in preda al piacere risposi a quel bacio proibito e cominciai ad accarezzarle il corpo. Carolina sparì sotto le coperte e avvertii il calore della sua bocca che avvolgeva la mia mazza ormai tesa allo spasimo.
    Mi abbandonai completamente a quell’inaspettato quanto gradito piacere orale, le misi le mani sulla testa accompagnandone i movimenti e guardandola andare avanti e indietro. Era troppo forte quel che mi stava accadendo per resistere a lungo, e irrigidendomi le riversai in bocca interminabili schizzi di sborra che lei ingoiò a fatica. Dopo quel servizietto tornò su con la testa restando accanto a me. Nella penombra vedevo il suo giovane viso che esprimeva soddisfazione per ciò che aveva appena fatto, e le chiesi “perché hai voluto farmi questa cosa?”. Lei rispose con ironia “perché non ti è piaciuto?”. “certo che mi è piaciuto – risposi a mia volta – è stato bellissimo. Ma come mai ti è venuto in mente di farlo, e perché hai detto che secondo te ne avevo bisogno?”. Si fece seria e disse “ormai sei solo ed è normale che tu abbia bisogno di sfogarti. Poi alcuni giorni fa ho visto che te lo facevi fare dalla zia, ed ho pensato che se ti rivolgevi ad una vecchietta per farti soddisfare eri proprio allo stremo. Così mi sono detta che era giusto farti divertire con una ragazza”. La strinsi a me come segno di ringraziamento e dissi “sei stata davvero carina, ma sei mia figlia, non ti crea problemi?”. Lei mi allacciò il collo tra le braccia e rispose “no, anzi mi fa piacere. Se vuoi sarò felice di diventare la tua amante segreta. Non saprà mai niente nessuno, non preoccuparti”. Incollata com’era al mio corpo, sentì in mio sesso che tornava rapidamente duro sul suo ventre, e quella fu la più esplicita conferma che gradivo la sua proposta. Allora me lo prese di nuovo in mano e sussurrò “vedo che hai ancora voglia, allora sfogati pure. Sono pronta a prenderlo dove vuoi”. Le misi una mano tra le gambe e raggiunsi al sua passerina che sentii bagnata e ci infilai un dito. Lei emise un mugolio di piacere e disse “non farti problemi, puoi metterlo dove vuoi, non sono più vergine né davanti né dietro. Stai solo attento a non mettermi incinta. Per il resto puoi venire dove vuoi”. Cazzo! Mia figlia mi aveva appena detto che aveva la figa e il culo sfondati! Questo mi avrebbe dovuto forse infastidire, invece il risultato fu che quelle parole mi fecero letteralmente ingoiare. Mi misi sul suo corpo snello, tra le sue gambe longilinee, e puntai senza pudore la cappella alla giovane figa. Spinsi e la penetrai con tutta l’asta. Cominciai a scoparla toccandole le tettine piccole ma sode come due prugne. Il cazzo duro allo spasimo le scorreva dentro, glielo facevo sentire tutto facendola godere come una porcellina, e lei mi mordeva le labbra e mi graffiava la schiena. Sentii approssimarsi l’orgasmo e dissi “sto per venire, posso sborrarti dietro”. La risposta fu affermativa, allora estrassi il cazzo e cambiai buco. La mazza entrò nel culetto senza troppa fatica, anche se era sì rotto ma ancora stretto. Certo non era slabbrato come quello di zia Bice, che vista l’età ne aveva accolti tanti. La sodomizzai cercando di ritardare il più possibile l’orgasmo, anche perché vedevo che le piaceva essere inculata. Alla fine mi lasciai andare, e affondando gli ultimi colpi con vigore, sborrai nel culetto di mia figlia. Ci facemmo ancora qualche coccola e poi lei tornò nella sua stanza. Mi sentivo euforico. Sapevo di aver trovato una seconda amante. Ora alla vecchia, esperta ed abbondante zia Bice, disponevo anche di una giovane porcellina con un corpo da modella. Mi sentivo il maschio più fortunato del mondo!
     
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  2. Croccano1
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    Cloud, ooooh così va bene, lascia la zia bice ad operare in cucina...in cucina Kappitoooo!!!
     
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1 replies since 27/2/2011, 13:09   2704 views
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